Atti della Accademia Pontaniana

Nuova serie — volume XII

 

Anno accademico 1962-63

Giannini - Napoli 1963

- Indice delle materie

- Recensione di: Edoardo Gennarini  (Il Mattino, Anno LXXIII, Numero 15, Giovedi 16 Gennaio 1964, Napoli)

 

 Indice delle materie

 

I. Memorie, Comunicazioni, Note.

 

Giuseppe Di Nardi, I circoli viziosi dell’arretratezza economica e sociale pag. 5

 

Ernesto Pontieri, Aspetti della società calabrese del secolo XV: le università cittadine » 19

 

Alfonso Fresa, Sulla Stella di Beth-Lehem e la Cometa Finsler (1924 c) » 45

 

Edoardo Gennarini, Nel centenario della nascita di Gabriele D’Annunzio » 57

 

Raffaello Franchini, Croce interprete di Hegel » 65

 

Angelo Raffaele Sodano, Per un’edizione critica dei frammenti del commento di Porfirio al Timeo di Platone - La problematica e la metodologia critica delle fonti » 91

 

Roberto Perrone Capano, Sulla presenza degli slavi in Italia e specialmente nell’Italia Meridionale » 139

 

Bruno Lucrezi, Un’interpretazione dantesca: Lucia (Inf. II) » 173

 

Carmelo Colamonico, Le due edizioni del foglio 11 della Carta della utilizzazione del suolo d’Italia » 181

 

Nicola Nicolini, Giovanni Gentile corruttore » 188

 

Michele Fuiano, La biblioteca di Carlo I d’Angiò » 193

 

Franco Strazzullo, La «Impresa» dell’Accademia di Giacomo Marotta » 205

 

Francesco Lazzari, Il commento In Ecclesiasten di Ugo di S. Vittore » 211

 

Salvatore Monti, Il problema dell’anno di nascita di Giovanni Gioviano Fontano » 225

 

M. Gioia Rispoli, Contributo alla lingua di S. Agostino » 253

 

Alfonso Fresa, Parmenide di Elea e la teoria delle zone celesti e terrestri » 263

 

Alfio Cozzi, L’epopea nibelungica nel teatro di Hebbel e di Wagner » 275

 

Valerio Giacomini, Le piante officinali mediterranee. Attualità scientifica e problemi di valorizzazione » 279

 

Luciano de Socio, Campi magneto-fluidodinamici viscosi » 287

 

Renato Saviano, Dalla Scuola di Jehol al Collegio dei Cinesi in Napoli » 299

 

Guerriera Guerrieri, Il Catalogo dei manoscritti greci della Biblioteca Nazionale di Napoli » 309

 

Francesco Scarsella, Lo stato attuale della Carta Geologica d’Italia » 313

 

Emilio Merone, Interpretazioni euripidee » 317

 

Michele Viparelli, Le aste terminali delle fiumare calabre » 329

 

 

II. Commemorazioni.

 

Ettore Ruggieri, Luigi Torraca » 343

Tito Nicolini, Luigi Camera » 349

Carlo de Frede, Matteo della Corte » 357

Gustavo Minervini, Alessandro Graziani » 363

Nicola Petruzzellis, Guido Della Valle » 367

Giuseppe Martano, Giuseppe Capograssi » 375

 

 

III. Processi verbali » 383

 


 

  ATTI DELL ’ACCADEMIA PONTANIANA

 

Edoardo Gennarini

(Il Mattino, Anno LXXIII, Numero 15, Giovedi 16 Gennaio 1964, Napoli)

 

 

E’ stato recentemente pubblicato il volume XII (nuova serie) degli Atti dell’Accademia Pontaniana, che si riferisce all’attività svolta nell’anno accademico 1962-63. Sono quattrocento pagine folte di memorie, comunicazioni, note e commemorazioni, seguite dai processi verbali di tutte le adunanze.

 

Per chi si accinga a trattarne nel limitato spazio di una recensione, è doveroso dichiarare subito che l’importanza e la varietà stessa degli argomenti non consentono di dar conto adeguato dei singoli saggi: ciascuno di essi è frutto di ricerche originali e apporta un contributo nuovo a problemi scientifici, filosofici, filologici o di critica letteraria. Basta soffermarsi alquanto si) queste pagine, ove si alternano studi di economia, di storia, d: geografia, di astronomia, di letterature classiche e moderne, di filosofia, di botanica, di bibliografia, per avvertire come un'adeguata illustrazione di ciascun argomento potrebbe esser fatta soltanto da uno specialista.

 

Tuttavia, dopo questa onesta premessa, nei limiti qui consentiti accenneremo a tutti i Saggi contenuti nel volume, senza raggrupparli per materia ma deliberatamente conservando ad essi l'ordine stesso in cui si succedono: il quale, con lo stesso mutare degli argomenti, presenta un panorama assai vivo della pluralità e profondità degli interessi dell’antichissima Accademia e ne attesta la presenza vitalissima nella cultura contemporanea.

 

Il volume si apre con le acute pagine di Giuseppe Di Nardi su I circoli viziosi dell’arretratezza economica e sociale. Segue un denso, illuminante studio di Ernesto Pontieri su Aspetti della società calabrese nel secolo XV: le università cittadine, intendendosi con questo termine quella «universitas civium» che costituiva la parte più cospicua della cittadinanza, sotto il profilo economico e culturale, in centri come Cosenza, Amantea, Catanzaro. Tropea. Nelle pagine seguenti Alfonso Presa si occupa della Stella di Bethlehem e la cometa Finsler; l’estensore della presente nota tratta di Gabriele D’Annunzio nel centenario della nascita; Raffaello Franchini di Croce interprete di Hegel; Angelo Raff. Sodano di un’edizione critica dei frammenti del commento di Porfirio al «Timeo» di Platone; Roberto Perrone Capano della presenza degli Slavi in Italia e specialmente nella parte meridionale; Bruno Lucrezi, in una fine interpretazione della Lucia dantesca, la identifica con la Divina Giustizia o Grazia giustificativa. Il Presidente dell’Accademia, Carmelo Colamonico, studia le due edizioni del foglio 11 della Carta di utilizzazione del suolo d’Italia pubblicata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche ed eseguita dal Touiring Club Italiano. Pagine umanissime, degne di molta meditazione, scrive Nicola Nicolini su Giovanni Gentile costruttore e Michele Fuiano presenta un accurato e documentato studio sul La biblioteca di Carlo I d’Angiò.

 

Franco Strazzullo studia la «Impresa» (ovvero lo stemma, il simbolo) dell’Accademia filosofica che Giacomo Marotta fondò a Napoli sulla fine del secolo XVI; Francesco Lazzari scrive dotte pagine sul commento In Ecclesiasten di Ugo da San Vittore; Salvatore Monti dedica una documentazione nota al problema della data di nascita del Pontano, che sarebbe di tre anni inferiore a quella tradizionale. E da un nutrito Contributo alla lingua di S. Agostino di M. Gioia Rispoli si passa poi a Parmenide di Elea e la teoria delle zone celesti e terrestri di Alfonso Fresa, all’Epopea nibelungica nel teatro di Hebbel e di Wagner, impegnativo studio di Alfio Cozzi.

 

Alle Piante officinali mediterranee, tanto note alla Scuola medica salernitana, rivolge la sua indagine Valerio Giacomini; Luciano De Socio studia i Campi magnete - fluidodinamici viscosi; Renato Saviano illustra, nella comunicazione Dalla Scuola di Jehol al Collegio dei Cinesi in Napoli, nuovi documenti sul ritorno di Matteo Ripa dalla Cina nel novembre 1723. Guerriera Guerrieri, direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, tratta del Catalogo dei manoscritti greci custoditi nella Biblioteca stessa, di cui è uscito quest’anno il primo volume, opera del compianto prof. Gino Pierleoni revisionata dai professori Vittorio De Falco e Francesco Sbordone.

 

Concludono questa prima e massiccia parte del volume una nota di Francesco Scarsella sullo stato attuale della Carta Geologica d'Italia, un accurato studio di interpretazioni euripidee di Emilio Merone e una comunicazione di Michele Viparelli su Le aste terminali delle fiumare calabre.

 

Seguono — come in tutti : volumi degli «Atti» — le commemorazioni di Soci recente mente scomparsi. Luigi Torraca, emerito di Clinica chirurgica è ricordato con commosse parе le da Ettore Ruggieri; Luigi Camera, astronomo di fame europea, da Tito Nicolini; Matteo della Corte, «maestro di epigrafia pompeiana», come fù definito dal Maiuri, è commemorato da Cario De Frede; Alessandro Graziani, giurista insigne, da Gustavo Minervimi. Nicola Petruzzellis rievoca l’appassionata opera di pedagogista e filosofo di Guido Della Valle e Giuseppe Martano traccia una vibrante biografia di Giuseppe Capograssi, filosofo del diritto.

 

Con la citazione di tutti gli scritti contenuti in questo così nutrito volume abbiamo voluto — e speriamo di esservi alatene in parte riusciti — indicare quanto sia grande, e fervido, i movimento di pensiero che s’ irradia ancor oggi da questo in signe sodalizio le cui origini risalgono al Quattrocento, e come esso adempia la sua funzie ne di forza propulsiva e insosti tuibile, anche oltre i confine dell’alta cultura italiana.

 

Edoardo Gennarini

 

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